Il fuorigioco: spiegazione, come funziona e regolamento completo
Febbraio 28, 2023Molti appassionati di pallone, e non solo, vogliono sapere cos’è e come funziona il fuorigioco nel calcio. Vuoi sapere cos’è il fuorigioco in parole semplici? Qua spieghiamo che vuol dire la regola del fuorigioco nel calcio in modo chiaro, come spiegato ai bambini. In questo articolo offriamo una panoramica completa sul regolamento del fuorigioco, la regola più discussa e complicata nel gioco del calcio. Oltre ad offrire la spiegazione semplice della regola del fuorigioco, andremo ad approfondire il discorso spiegando dettagliatamente tutto: dal fuorigioco passivo al fuorigioco di rientro, da quando è nato a come funziona il fuorigioco su respinta del portiere.
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Fuorigioco nel calcio: la spiegazione semplice
La regola del fuorigioco è forse una delle regole più difficili da capire nel calcio, principalmente perché non è mai descritta in modo semplice, quindi capirla può essere difficile. Molti appassionati cercano una spiegazione semplice per spiegare la regola del fuorigioco nel calcio ai meno esperti. La tua ragazza o moglie ti chiede cosa è e come funzione il fuorigioco nel calcio? In questo paragrafo forniamo una spiegazione semplice che ti può aiutare. Ecco una semplice guida per spiegare la regola del fuorigioco nel modo più chiaro possibile! Se potessimo riassumere la regola in una piccola frase, sarebbe questa: il fuorigioco si verifica quando un giocatore va dietro la linea dei difensori avversari prima che il pallone gli sia stato passato.
Il fuorigioco spiegato ai bambini
Naturalmente, ci sono molti più elementi nella regola, ma questo è un buon punto di partenza. Ci sono tre condizioni che devono essere soddisfatte prima che un giocatore sia classificato in fuorigioco, quindi potrebbe valere la pena scriverle su un tabellone: il giocatore deve trovarsi nella metà del campo di gioco avversaria, il giocatore in attacco deve essere più vicino alla linea di porta di qualsiasi giocatore in difesa, il giocatore in attacco deve essere “in gioco”, quindi o gioca la palla o interferisce con il portiere. Il fuorigioco spiegato ai bambini? Si immagina una linea parallela a quella di centrocampo che passa per il piede del difensore più vicino alla porta: se, al momento del passaggio, il giocatore che riceve palla si trova tra questa linea immaginaria e il fondo campo allora c’è fuorigioco.
Fuorigioco nel calcio, la spiegazione in una immagine
La linea ‘immaginaria’ è quella di colore grigio, data dalla posizione dell’ultimo giocatore difendente della squadra blu (escluso il portiere). Il giocatore ‘attaccante’ della squadra rossa che si trova oltre la la linea grigia al momento del passaggio di un suo compagno è un posizione di fuorigioco.
Cos’è il fuorigioco in parole semplici?
Nel calcio, il fuorigioco è una delle regole più discusse. Come funziona il fuorigioco? La regola del fuorigioco, attivo o passivo, è una delle più difficili da capire e spiegare nel regolamento del calcio. Una partita di calcio è spesso caratterizzata da episodi di fuorigioco. L’infrazione è molto comune ma tantissimi appassionati cercano di capire come funziona il fuorigioco nel gioco del calcio. In questo articolo trovi tutto quello che c’è da sapere sul fuorigioco: le differenze tra offside attivo e fuorigioco passivo, chi ha inventato la regola e l’evoluzione del regolamento, e anche la spiegazione del fuorigioco di rientro. Qui trovi tutte le informazioni sul fuorigioco: dal regolamento del fuorigioco passivo a quello su respinta del portiere, dal fuorigioco di rientro a quello dopo una deviazione di un difensore o su un passaggio indietro. Spieghiamo anche quando non è fuorigioco.
La regola del fuorigioco nel calcio: il regolamento FIFA
Secondo il regolamento della FIFA, un giocatore è in posizione di fuorigioco se è più vicino alla linea di porta d’attacco rispetto agli avversari nel momento del passaggio del compagno di squadra. Insomma, un calciatore è in posizione di fuorigioco se, al momento del tocco del pallone nel passaggio del compagno di squadra, è oltre la linea difensiva della formazione avversaria. Il fuorigioco viene segnalato dal guardalinee, che alza la bandierina per segnalare l’offside. Il gioco viene poi ripreso con una punizione indiretta a favore della squadra in difesa, che viene battuta nel punto della posizione di fuorigioco.
Per capire meglio come funziona il fuorigioco, ecco un video molto utile di Youtube.
Quando non è fuorigioco?
Un giocatore non è in posizione di fuorigioco se:
- Parte dalla sua metà campo di gioco.
- Nessuna parte del corpo del giocatore (testa, corpo o piedi) è più vicina alla porta avversaria del difensore finale (escluso il portiere).
- Sta ricevendo la palla da una rimessa laterale, una rimessa dal fondo o un calcio d’angolo
- E’ dietro la linea della palla
La regola del fuorigioco passivo
Il fuorigioco passivo è una variante del fuorigioco. Cosa significa fuorigioco passivo? Significa che non è attivo e quindi non punibile dall’arbitro. In che situazioni il fuorigioco è passivo? Quando non c’è interferenza tra il giocatore in fuorigioco e l’azione di gioco. Il giocatore in attacco deve tentare di giocare la palla per essere chiamato in fuorigioco. Il fuorigioco passivo nel calcio si verifica quando un giocatore attaccante è in posizione di fuorigioco, ma non sta tentando di giocare la palla o di essere coinvolto nel gioco. Quando il giocatore torna indietro o resta fermo, senza interferire con il gioco. Questa è chiamata regola del fuorigioco passivo di calcio e il gioco non verrà interrotto.
Prima di vedere quando è fuorigioco passivo, meglio specificare un caso particolare di offside. Nella regola del fuorigioco passivo è importante sapere che se un giocatore fa una giocata intenzionale rimette in gioco l’avversario che era in posizione di fuorigioco. Un calciatore in posizione di fuorigioco che riceve il pallone da un avversario, che lo gioca deliberatamente (tranne su una parata o un salvataggio intenzionale di una rete), infatti, non è più in fuorigioco.
Quando è fuorigioco passivo
- Quando non ostruisce la linea di visione del pallone a difensori e portiere.
- Quando si disinteressa del pallone e non lo contende agli avversari.
- Quando non tenta chiaramente di giocare il pallone dopo la ribattuta su un avversario.
- Quando non compie gesti che hanno un’evidente influenza sulla capacità di un avversario di giocare liberamente il pallone.
- Quando non trae vantaggio dalla posizione di fuorigioco dopo il rimpallo su un giocatore o un legno della porta.
Il fuorigioco di rientro
Molti appassionati di calcio si domandano su come funziona il fuorigioco di rientro. Nel gergo calcistico, il fuorigioco di rientro è quando un giocatore riceve il pallone in posizione regolare ma arrivando da una posizione di fuorigioco nel momento esatto del passaggio del compagno di squadra.
Fuorigioco di rientro, esempio su come funziona
Il fuorigioco su respinta del portiere: regolamento
Facciamo un esempio su un episodio molto particolare relativo alla regola del fuorigioco su respinta del portiere. Un attaccante fa un cross verso l’area di porta avversaria nella quale ci sono il portiere e un attaccante in posizione di fuorigioco ” non punibile” in quanto si trova a distanza dal portiere stesso e da altri difensori e non fa interferenza su alcuno. Il portiere esce in presa alta e si impossessa del pallone con ambedue le mani, dando chiara idea di averne il controllo. Nel ricadere a terra, però, perde il controllo del pallone che va al giocatore avversario in fuorigioco e segna. E’ fuorigioco o no? La discriminante: se la palla lanciata dall’attaccante è da considerarsi un tiro in porta, che in assenza dell’intervento del portiere sarebbe entrata in rete, allora l’attaccante che si impossessa del pallone è in fuori gioco punibile perchè la perdita della palla dopo una presa aerea è assimilabile alla respinta del portiere, e quindi ad un “save”. Il discorso è diverso se il lancio dell’attaccante è da considerarsi Cross: in questo caso la perdita della palla del portiere è una giocata volontaria e, quindi, la posizione dell’attaccante che si impossessa della palla viene sanata.
Il nuovo fuorigioco semiautomatico
Al mondiale in Qatar è stato introdotto il nuovo fuorigioco automatico. Ecco la spiegazione del nuovo fuorigioco automatico riportata da un articolo di Calcio e Finanza: “La nuova tecnologia utilizza 12 telecamere di localizzazione dedicate montate sotto il tetto dello stadio per tracciare la palla e fino a 29 punti di raccolta dati per ogni singolo giocatore, 50 volte al secondo, calcolando la loro posizione esatta sul campo. I 29 dati raccolti includono tutti gli arti e le estremità rilevanti per effettuare chiamate di fuorigioco.
Al Rihla, il pallone ufficiale realizzato da adidas per i Mondiali di Qatar 2022, fornirà un ulteriore elemento vitale per il rilevamento di fuorigioco millimetrici poiché un sensore apposito sarà posizionato all’interno del pallone. Questo sensore, al centro della palla, invia i dati del pallone alla sala operativa video 500 volte al secondo, consentendo un rilevamento molto preciso del punto di contatto con il piede di chi calcia.
Combinando i dati di tracciamento degli arti e della palla e applicando l’intelligenza artificiale, la nuova tecnologia fornisce una segnalazione automatica di fuorigioco agli ufficiali di gara VAR ogni volta che la palla viene ricevuta da un attaccante che si trovava in posizione di fuorigioco quando la stessa è stata giocata da un compagno di squadra.
Prima di informare l’arbitro in campo, gli ufficiali di gara al VAR convalidano la decisione proposta controllando manualmente il punto di contatto selezionato automaticamente e la linea di fuorigioco creata automaticamente, che si basa sulle posizioni degli arti dei giocatori. Questo processo avviene in pochi secondi e si traduce nel fatto che le decisioni sul fuorigioco possono essere prese più velocemente e con maggiore precisione”.
Come funziona il fuorigioco automatico: il SAOT
Il “semi-automated offside” – SAOT – consiste in 12 telecamere installate nello stadio, oltre a quelle delle tv, che tracciano 29 “punti-dati” di ogni singolo giocatore, indicando con ancora maggior accuratezza la sua posizione in campo. Questi dati vengono inoltrati a un AVAR dedito specificamente al fuorigioco che verifica e comunica la decisione al VAR e all’arbitro in campo. Lo riporta Sky Sport.
“Tracciamo 50 fotogrammi al secondo, quindi 50 volte al secondo sappiamo dove si trovano i giocatori e riceviamo queste informazioni nel sistema. Facciamo lo stesso per la palla, quindi sappiamo dove sono la palla e i piedi e di conseguenza possiamo valutare se un giocatore è in gioco o meno” ha spiegato Sebastian Runge, Head of Football Technology della FIFA.
Fuorigioco, questione di millimetri?
Per regolamento, la posizione dell’attaccante va analizzata nell’istante esatto in cui l’autore del passaggio entra in contatto con la palla. Tuttavia, da tempo ci si è accorti che la Tv non permette di scegliere sempre il fotogramma esatto. A volte nel frame selezionato nella sala Var, la sfera è ancora attaccata al piede, ma il passaggio è già iniziato. L’Ifab avrebbe introdotto la “tolleranza” per i casi di fuorigioco al limite e restituito maggior potere ai guardalinee. Il riferimento è ai casi in cui il fuorigioco è millimetrico, in cui basta la punta di uno scarpino oltre la linea dei difensori per annullare un gol. Come ha spiegato il segretario generale Lukas Brud: “In teoria un fuorigioco di un millimetro è fuorigioco, ma se la prima decisione è di non fischiarlo e poi il Var deve usare 12 telecamere, vuol dire che errore chiaro ed evidente non era“. Insomma, nei casi di fuorigioco millimetrico, il Var potrebbe fare poco: la decisione non è chiarissima e la decisione rimarrà quella del guardalinee.
Che cos’è il fuorigioco nel calcio: nuove regole?
La novità principale delle nuove regole del fuorigioco nel calcio è rappresentata dal fatto che la deviazione del difensore rimette in gioco l’attaccante che si trova oltre la linea della palla. Ogni atto volontario, deliberato, da parte del difendente nel tentativo di prendere il pallone, fatto salvo un elenco definito di eccezioni, rimette in gioco l’attaccante, a prescindere da come si concluda la giocata stessa. Il tocco del difendente rimette in gioco l’attaccante, tranne quando:
- l’attaccante non si trova a meno di un metro e mezzo dal difensore;
- il giocatore in attacco non contende la palla al difensore;
- la deviazione del difendente non è un ‘deliberate save’ (un’azione tesa ad evitare il gol come un salvataggio sulla linea o una respinta del portiere)
Storia del fuorigioco: quando è nato e chi l’ha inventato
Ecco la cronistoria del fuorigioco nel calcio
- 1859: prima definizione della regola nelle Sheffield Rules
- 1863: disciplinato nel Regolamento dell’IFAB
- 1864: ci dovevano essere 4 avversari tra il giocatore che riceveva il pallone e la porta avversaria.
- 1866: il numero degli avversari scende da 4 a 3
- 1907: è fuorigioco solo nella metà campo avversaria
- 1924: introduzione del fuorigioco passivo
- 1926: si passa da 3 a 2 avversari
- 2004/05: vengono escluse braccia e mani
- 2010: abolita la regola della “luce” tra i corpi
Chi ha inventato il fuorigioco?
Come riporta Wikipedia “la prima definizione della regola del fuorigioco è datata 1859 e riportata nelle Sheffield Rules, ovvero la prima bozza di regolamento calcistico ideato da Nathaniel Creswick e William Prest e definito per normare le partite della regione inglese di Sheffield e delle Midlands”.